La Controller Associati delle Marche ha avviato nel 2010 un programma di incontri ed eventi innovativo, alternando momenti di confronto con le aziende del territorio su tematiche legate alle “strategie anticrisi” ad iniziative in collaborazione con altre figure professionali d’impresa volte a valorizzare un nuovo ruolo e un nuovo percorso di carriera dei Controller. In particolare, l’obiettivo è stato quello di evidenziare il ruolo sempre più centrale e strategico dei Controller nella definizione e progettazione di sistemi di misurazione e valutazione delle Performance, e di portare formazione, informazione e suggerimenti per rilanciare una nuova strategia aziendale nel contesto della Piccola Media Impresa marchigiana.
In questo contesto la Controller Associati ha organizzato un importante e qualificato workshop per confrontarsi sul tema: “Management e Valutazione delle Performance, dal Capitale Umane agli obiettivi Strategici Aziendali”, presso la Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” dell'Università Politecnica delle Marche che si è tenuto sabato 8 maggio dalle ore 09:00.
L'iniziativa si è svolta con il patrocinio gratuito dei Giovani Imprenditori di Confindustria Ancona, Camera di Commercio di Ancona, Confservizi Marche e Ipsoa, e la preziosa collaborazione di PRAXI SpA ed EIDOS Software Solutions: convention “certificata” dalla partnership con il Master in “Auditing e Controllo di Gestione” del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Pisa, una delle migliori offerte post-laurea in Italia nella formazione per diventare specialisti di Pianificazione e Controllo di Gestione.
L’apertura dei lavori è stata introdotta dal Presidente di “Controller Associati” Stefano Lucconi e dalla Presidente dei Giovani Imprenditori di CONFINDUSTRIA Ancona Beatrice Garofoli, che in funzione delle rispettive esperienze associative hanno dato una visione dello stato dell’arte dei sistemi di Performance Management e delle prospettive di sviluppo nelle piccole e medie imprese marchigiane.
La progettazione del workshop ha potuto beneficiare della supervisione di Silvia Cingolani, HR Manager e Moderatore del convegno, che ha portato ampia visione alle tematiche Human Resource, unite a quelle di sviluppo e strategia d’impresa.
Gli interventi hanno visto la competente e professionale presentazione dei metodi e strumenti delle Valutazioni delle Prestazione e la discussione di casi di successo di alcune grandi aziende Internazionali e PMI Nazionali, da parte di relatori di elevata esperienza:
Intervento Dr. Stefano Lucconi - Presidente Controller Associati
Introduzione from PMIduepuntozero on Vimeo.
Intervento Dr.ssa Beatrice Garofoli - Presidente Giovani Industriali Confindustria Ancona
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Intervento Silvia Cingolani HR Manager
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Intervento Simone Santini Direttore Vendite adidas Italy
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Intervento Paolo Longobardi Senior Partner e membro del board PRAXI Spa.
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Per comprendere meglio il rapporto tra Pmi italiane e commercio elettronico, la Doxa ha effettuato nei mesi scorsi uno studio a campione su 603 piccole e medie aziende italiane che impiegano tra 1 e 50 addetti .
Dallo studio è emerso che il 25% delle Pmi ha un sito Internet ma solo 14% lo usa per vendere i prodotti o servizi.
La presenza più solida di aziende in Rete è quella di Terziario e Servizi (34%), seguite da Industria e Commercio all’ingrosso (27%), Professionisti (24%) e Commercio al dettaglio (21%).
I benefici percepiti dalle aziende presenti online riguardano essenzialmente il brand value (ovvero il miglioramento dell’immagine legata al marchio, rilevante per il 78% del campione) seguito da vantaggio competitivo (41%), sviluppo del business nazionale (37%), aumento vendite (37%) e margini (33%) e, infine, acquisizione di nuovi clienti (28%).
Le Pmi dichiarano di usare Internet per dare maggiore visibilità al prodotto e attuare strategie di comunicazione (65%) e di considerare il Web uno strumento utile per trovare nuovi clienti (21%), vendere i propri prodotti e servizi (20%) e incrementare le relazioni con i clienti esistenti (15,5%).
Per quanto riguarda i metodi di pagamento online, “tengono” ancora bene quelli tradizionali quali bonifico o vaglia, che insieme seguono carta di credito. PayPal si è confermata quarta metodologia preferita e terza fra i sistemi offerti dai negozi online, davanti alle carte prepagate.
Per scandagliare ancor meglio punti di forza e criticità del binomio Pmi ed e-commerce si possono analizzare i risultati di un altra indagine, commissionata nei mesi passati all’Istituto di ricerche Sinaptica dalla società di management milanese eBit Marketing and Retail Innovation
Su 120 tra top manager e imprenditori di aziende italiane, soprattutto le medie e le piccole rivelano ancora una conoscenza molto frammentata e poco approfondita degli strumenti di e-business.
Si trascurano ancora i benefici che si possono ottenere: e-commerce e acquisti online sono utilizzati rispettivamente dal 28% e dal 31% delle aziende interpellate.
Se dunque il commercio elettronico italiano conta oggi 254 siti (decisamente in crescita rispetto ai 190 del 2006), la distanza dalla media europea resta elevata: in Europa il peso dell’online per i prodotti durevoli di consumo è passato dal 6,4% all’8,6%, con punte elevate in Gran Bretagna, Germania e Repubblica Ceca.
Un peccato per le nostre aziende, visto che la novità che emerge con chiarezza dai dati raccolti è che l’e-commerce sembra rivolgersi soprattutto sull ‘ alta gamma, il che vuol dire alta qualità e Made in Italy: basti pensare che la spesa media degli acquisti online per i beni durevoli di consumo è di 201 euro, contro gli appena 88 euro del commercio tradizionale.